Affonda le proprie radici in un precedente esperimento di democrazia partecipata, il Movimento Politico dei Cittadini, una realtà che – attraverso il metodo delle assemblee pubbliche – cercava di costruire un percorso in totale linea di rottura con tutti i partiti che si erano avvicendati alla guida del paese dimostrando la propria sudditanza al potere finanziario.
Nel gennaio 2008, la caduta del governo Prodi e l’indizione di nuove elezioni politiche arrestò bruscamente questo percorso e mise il M.P.C. di fronte alla opportunità di cogliere l’occasione per far conoscere le sue idee, contattando tante persone.
Si pensò quindi di assumere il nome di Lista Civica Nazionale, essendovi all’incontro Beha e Veltri che tale esperienza avevano avviato, e Per il Bene Comune in cui MPC e altri movimenti potessero confluire con pari dignità e rispetto della propria autonomia.
Tutta la campagna elettorale fu in completa e perfetta applicazione della DIS-par condicio, al punto tale che il centro di ascolto nazionale ammise, ad elezioni terminate, che P.B.C. aveva avuto una visibilità complessiva dello 0,2% rispetto alla programmazione elettorale sesso gratis televisiva (mentre sui quotidiani andò ancor peggio: 0,01, in eccesso). Nonostante ciò, P.B.C. ottenne 120.000 voti, pari allo 0,33 %. Da allora, senza padrini nè padroni, con i media che hanno avuto il suggerimento di ignorarci e i partiti che hanno corteggiato e fatto balenare cariche pubbliche ai nostri referenti territoriali, abbiamo difeso la nostra autonomia e siamo quì, più forti e con più saperi.
Nell’ottobre 2011, a Torino, di fronte al deciso aggravarsi della situazione del paese ed alla esperienza delle elezioni amministrative in cui la quasi totalità le liste civiche si sono dimostrate ancillari ai partiti, Per il Bene Comune ha ridefinito la propria proposta politica e, rinunciando al nome di Lista Civica ha assunto il nome di “Movimento Politico di Liberazione”.
Dallo Statuto approvato a Torino: Dichiarazione sui principi ispiratori e finalità
Il Movimento Politico di Liberazione PER IL BENE COMUNE nasce dalla constatazione che i partiti del centrodestrasinistra: subiscono in silenzio l’occupazione militare, politica, culturale e finanziaria degli Stati Uniti d’ America; ci hanno portato a combattere guerre, criminali e che ci sono costate enormi risorse umane e finanziarie; hanno regalato ai banchieri privati la Banca dello Stato; non hanno applicato nemmeno un articolo della nostra Costituzione Repubblicana; sono permeati dalle logge massoniche; saccheggiano le casse pubbliche ad ogni livello ed hanno distrutto ogni criterio meritocratico; sono indissolubilmente legati ai banchieri ed alle lobby affaristiche, non potendo sopravvivere senza le loro “donazioni” e i loro giornali e TV.
Noi prendiamo atto che il Parlamento e i Governi alternatisi alla guida del paese non rappresentano più e non difendono gli interessi popolari; che il 10% degli italiani è sempre più ricco ed il 90% sempre più povero; che il lavoro, la salute, l’istruzione e una vecchiaia dignitosa sono sempre più minacciate e colpite; che le nuove generazioni non hanno alcuna reale prospettiva .
Siamo giunti in questa situazione perché il popolo è stato tenuto diviso, alimentando le avverse tifoserie partitiche, e lontano dal suo diritto di sapere, partecipare e decidere le sorti della propria comunità e della sua Patria.
Alle “brave persone” che sono dentro alle macchine di potere e/o dentro alle clientele degli attuali partiti e che dicono di credere nella prioritaria necessità che il loro “-ismo” trionfi sugli altri, ma soprattutto a quelle minoranze che vi credono davvero, il Movimento Politico di Liberazione PER IL BENE COMUNE dichiara di rispettare le loro idee ma chiede loro di metterle in secondo ordine, per unirsi a quanti si metteranno al servizio della rivoluzione democratica che farà rinascere questo paese.
Al Movimento Politico di Liberazione PER IL BENE COMUNE, possono aderire cittadini, anche iscritti ad altri movimenti, associazioni, comitati e liste civiche locali (che non siano, come tante, alle dipendenze dei partiti), accomunati dalla condivisione del nostro programma e del nostro manifesto etico e che abbiano la consapevolezza che gli attuali partiti, essendone i principali responsabili, non possano e non vogliono, affrontare le gravi questioni che attanagliano il presente ed il futuro del nostro paese.
Per questa ragione non è possibile, a nessun livello, porno italiano un qualunque tipo di aggregazione politica o elettorale con questi partiti del centrodestrasinistra e con persone e/o gruppi che di fatto li sostengano, direttamente o indirettamente, con una tessera di partito o con inviti al voto.
Ogni azione contraria a quanto enunciato sarà automaticamente considerata una grave violazione allo statuto e comporterà l’espulsione per i soggetti che si siano resi protagonisti di detta trasgressione.
Il Movimento Politico di Liberazione PER IL BENE COMUNE si propone di affrontare senza tabù ogni questione ritenuta rilevante dai cittadini e di operare a tutti i livelli, dal locale all’internazionale:
• per liberare l’Italia dalle basi militari straniere.
• per uscire dalla Nato e dall’Euro.
• per contrastare la globalizzazione voluta dalla grande finanza.
• per vivere in pace, cooperazione e amicizia con tutti gli stati che non ne occupano altri.
• per attuare tutti i principi costituzionali, che garantiscono il benessere del popolo.
• per azzerare l’attuale ruberia di denaro pubblico da parte dei partiti e loro clientes.
• per combattere la criminalità organizzata e la corruzione, potenziando poteri e addetti.
• per ridurre le tasse, presentando “ristorni spese” che facciano emergere gli evasori.
• per riconsegnare allo Stato la proprietà della Banca d’Italia e la sovranità monetaria.
• per dare alle comunità locali, o loro consorzi, la proprietà e le gestione dell’acqua.
• per eliminare la povertà, applicando il reddito minimo di cittadinanza.
• per raggiungere la piena occupazione, abolendo anche l’attuale precariato.
• per uno Stato, non neutrale, ma garante dei diritti economici e civili dei lavoratori.
• per tagliare gli sprechi di denaro pubblico, di energia e di materie prime e seconde.
• per sviluppare le fonti energetiche rinnovabili, bloccando l’attuale malagestione partitica.
• per risanare e recuperare i territori dalle discariche abusive e dall’inquinamento.
• per sviluppare l’istruzione e la ricerca universitaria, scientifica e umanistica.
• per sostenere le imprese che, tecnicamente, abbiano il minor impatto ambientale possibile.
• per sottrarre le imprese dal capestro delle banche e dell’attuale tassazione.
• per avere organismi di controllo della salute, con compiti e personale adeguato.
• per far uscire dalla Sanità lo strapotere delle industrie, delle logge e delle clientele partitiche.
• per una vera “libertà di stampa”, che rompa con l’attuale manipolazione dei fatti.
• per il riconoscimento del merito ovunque, dai livelli più alti a quelli più bassi.
La proposta politica del Movimento Politico di Liberazione PBC è quella di farsi garante della organizzazione delle Assemblee Sovrane delle Comunità, veri soggetti di contropotere popolare, a cui potranno partecipare i partiti che non si siano avvicendati al governo del paese, movimenti, gruppi, liste locali e persone che dichiarino la propria estraneità al centrodestrasinistra, e sottoscrivano il PATTO CON LA PATRIA, imperniato sulla Proprietà Pubblica della Moneta, la Sovranità Nazionale e la Democrazia Diretta.
Le Liste Elettorali saranno formate da un decimo (1/10) di eletti dai propri partiti, movimenti o liste locali, riconosciuti dalle Assemblee per il loro impegno sul territorio, e nove decimi (9/10) estratti a sorte tra i partecipanti alle Assemblee Sovrane delle Comunità. Ogni eletto sarà vincolato, pena le proprie dimissioni, alle decisioni assunte dalla sua Assemblea.
Per questo compito rivoluzionario che PBC si è assunto è necessario controllare e bloccare tutti i tentativi del sistema di scalarci, infiltrarci e controllarci, a tal fine il necessario rafforzamento organizzativo e di presenza sul territorio verrà gestito con la necessaria attenzione e cautela.
Le richieste di adesione saranno vagliate e riceveranno risposta, consenso o diniego, entro tre (3) mesi.